Dicono di Noi

Rassegna Stampa di Overland Onlus

Messina, quei soldi facili che rovinano vite. Marco e le truffe online: "Le storie delle mie vittime mi hanno cambiato"

Oggi, Marco vive fuori dalla sua città natale, ma continua a mantenere forti legami con Overland Onlus, l’associazione che ha avuto un ruolo centrale nel suo cambiamento

link all'articolo di Claudia Benassai 

I soldi facili sono al centro. I bersagli, invece, vittime inconsapevoli del suo operato non erano importanti. La rinascita? Grazie a Overland. Marco, nome di fantasia, messinese, un giovane di buona famiglia di 28 anni è cresciuto tra agi e capricci sempre soddisfatti. Più aveva più voleva, senza però conoscere il valore delle cose e soprattutto il sacrificio per ottenerle. E questa insaziabile ricerca di soddisfazione lo condusse sulla strada delle truffe online, un percorso che gli sembrava una scorciatoia per ottenere tutto ciò che desiderava, senza fatica.

Solidarietà Istituzionale della Senatrice della Repubblica - On. Dafne Musolino

link al Post della Senatrice Dafne Musolino

La mia solidarietà e vicinanza all’associazione messinese Overland onlus per l’ennesimo atto intimidatorio ricevuto. La mia solidarietà e, mi auguro, quella di voi tutti.
L’associazione e un’isola di legalità, di sostegno e guida per chi ha smarrito la strada. Evidentemente dà fastidio la meritoria e quotidiana azione di questi volontari che ogni giorno sottraggono esseri umani ai mercanti di morte.

Sono certa che chi, come loro, ascolta, affronta e risolve problemi sociali grandi e dolorosi come la dipendenza dalle droghe e molto altro non si farà di certo impaurire da atti intimidatori che dimostrano senza alcun dubbio che la strada di Overland è quella giusta da seguire. 
Vi sono vicina, non siete soli.

Intimidazione contro Overland onlus Messina. Solidarietà della senatrice di Italia Viva Dafne Musolino

link all'articolo di Voce di Sicilia -

Spesso chi lavora da volontario con coloro che in dato momento della loro vita si scoprono “ultimi”, è un lavoro silente e nascosto. Tanto da risultare scomodo e fastidioso quando chi, come coloro che spacciano morte, si accorgono che qualcuno sta sottraendo loro “clienti”. L’attività volontaria di Overland onlus, l’associazione che si occupa di recupero tossicodipendenti e di ospitare detenuti in semilibertà, diffondendo legalità, è stata ieri sconvolta dall’ennesimo atto intimidatorio: una volpe avvelenata posta davanti all’ingresso della sede dell’associazione.

Una volpe morta davanti all'associazione Overland: 
"Non ci lasceremo intimidire"

La denuncia presentata la scorsa settimana ma già si lavora al progetto Stayfree per sensibilizzare i giovani contro criminalità e sostanze stupefacenti

link all'articolo di MessinaToday

Una volpe morta davanti al rifugio dell’associazione onlus Overland che si occupa del recupero di tossicodipendenti e detenuti in semilibertà. Una denuncia è già stata presentata la settimana scorsa dal responsabile Antonio Mandia che ha raccontato l’episodio alla polizia.

Messina, grave intimidazione contro l'associazione “Overland”

link all'articolo  Gazzetta Del Sud

Una volpe morta davanti alla porta del rifugio di Santa Eustochia dell’associazione onlus Overland. Una chiara intimidazione per chi ogni giorno si adopera e lotta per dare una strada diversa di recupero a chi quella strada l’ha persa. Un gruppo di lavoro affiatato che si occupa anche di protezione civile e soprattutto che ospita tossicodipendenti, detenuti in semilibertà, nonché di diffondere la cultura della legalità anche nelle scuole.
È questo l’ultimo “messaggio” per l’associazione di volontariato Overland di Larderia. C’è già nero su bianco una denuncia presentata dal responsabile, Antonio Mandia, alla polizia, che racconta tutto. La volpe non è stata uccisa da un cacciatore come hanno subito potuto verificare i volontari, probabilmente è stata avvelenata per recapitare il “messaggio”. Non è la prima volta - racconta Mandia nella denuncia -, che qualcuno vuole intimidire Overland. Nel gennaio del 2021 nello stesso posto dove è stata trovata la volpe qualcuno depositò 87 cartucce da caccia, un anno dopo i volontari trovarono davanti al pollaio parecchie galline e parecchi conigli sgozzati e sistemati a testa in giù. E più di recente tra luglio e agosto sono accaduti altri episodi emblematici ai cani che dopo l’abbandono i volontari accudiscono: uno è stato avvelenato, un altro è scomparso, e uno è stato ucciso da un colpo di fucile da caccia.