Dicono di Noi

Rassegna Stampa di Overland Onlus

Sos per la cooperativa Overland: "Lasciati soli dalle istituzioni, per noi l'appello di un ex boss è un valore"

link all'articolo della redazione di MessinaToday | 11 Agosto 2022

Il presidente Antonio Mandia racconta le difficoltà della struttura che si occupa del recupero di minori e tossicodipendenti dopo il video di Iano Ferrara che ha aperto un dibattito sul tema della giustizia: "Il suo messaggio può disturbare sono chi fa antimafia di facciata"

“Se in una persona avviene un cambiamento e di questo cambiamento può dare testimonianza, dimostrando la possibilità per chiunque di riscattarsi, da noi ha non solo le porte aperte ma è il simbolo della mission della nostra associazione”.

Antonio Mandia, presidente della Overland Onlus, commenta così l’appello arrivato dall’ex boss Iano Ferrara a sostegno della coop per la raccolta fondi destinata alla costruzione di un pozzo utile per le attività della struttura che ha subito di recente anche un incendio.

La cooperativa opera autonomamente ma offre il suo supporto anche agli uffici della giustizia per il recupero di persone che hanno commesso reato e che hanno problemi con le droghe, e non nasconde le difficoltà a lavorare in un territorio come quello di Messina dove l’escalation di reati commessi da minori mentre “infanzia e adolescenza non conoscono tutela, attenzione, rispetto” come documentato già ad aprile nella relazione della commissione regionale antimafia che ha messo in evidenza la gestione in chiaro scuro dei servizi sociali. Ed è in questo terreno ad ostacoli che si muove Antonio Mandia che a sostegno dell’associazione aveva lanciato in conferenza stampa la campagna di crowdfunding “Ne vale la pena”.

“Abbiamo invitato a partecipare al progetto tutte le istituzioni pubbliche e private, associazioni, gli enti del Terzo Settore e cittadini. Come è andata? Più di un’associazione, ed anche vari privati hanno colto il nostro invito, le uniche a restare sorde sono state proprio le Istituzioni. Oggi qualcuno si scandalizza del video a nostro sostegno di un ex boss che parla di legalità? Lo reputa anti-etico? Bene,  io credo invece che sia una forte testimonianza, da parte di chi ha vissuto in prima persona le criticità di una vita fatta di scelte sbagliate e che invita i giovani a non seguire quello che da lui è stato fatto. Questo è il frutto del recupero e della rieducazione, Ferrara ha collaborato con le istituzioni, intraprendendo una strada messa a punto da un vero uomo dello Stato, ma soprattutto da un grande siciliano, Giovanni Falcone. La legge che pone in essere le collaborazioni con la giustizia porta la sua firma, le istituzioni dovrebbero esultare per aver raggiunto un tale successo. Un ex boss convertito all’antimafia può disturbare e scandalizzare solo quelli che l’antimafia la fanno di facciata, seduti in un circolo senza sporcarsi le mani, scrivendo comunicati ed organizzando teatrini politici su luoghi sacri in cui uomini reali si sono immolati alla lotta alla Mafia”.

Mandia rinnova oggi, tramite MessinaToday, l’appello a collaborare tutti per garantire la possibilità di riscatto a giovani e meno giovani che sono nati o finiti nel contesto sbagliato e l’unica costa che percepiscono come mano tesa, come opportunità, è la criminalità e la gamma dei suoi disvalori.

“Noi al rifugio – racconta Mandia - viviamo e lavoriamo in umile silenzio, con il coraggio di metterci le mani e la faccia. Abbiamo avuto parecchie intimidazioni, tutte denunciate alle autorità. Ricordo che solo a gennaio 2021 ci sono stati recapitati 87 colpi di fucile davanti al cancello della struttura, in seguito ci sono stati sgozzati degli animali che sono stati lasciati appesi a testa in giù perché a volte, per qualcuno, il reato maggiore è offrire possibilità. E questo vale sia per chi è giustizialista e ancora di più per chi al contrario trova linfa nei disagi degli altri. Ma noi andiamo avanti con coraggio e a testa alta senza dimenticare mai che  vale la pena dare una possibilità, anche non importa se siano le seconde, le terze o se siano infinite... Dobbiamo tutti imparare a credere nella vita, noi siamo una realtà fondata sui valori cristiani, la Bibbia ci insegna con San Paolo, che da carnefice diventò il testimone più temerario. Troppo spesso dimentichiamo che il recupero della persona stessa in Italia passa per un Articolo molto ben definito dalla nostra Costituzione quell’articolo 27 che sancisce che le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”.

Anche la parabola di Iano Ferrara per Mandia rientra in questo ventaglio. “Per noi oggi è l’ennesima vittoria del giudice Giovanni Falcone – spiega il responsabile dell’associazione Overland -  che ne conferma ancora una volta le sue parole: la mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine.  Ferrara torna a Messina? Non sono a conoscenza di ciò, ma mi chiedo personalmente, perché fa paura che Ferrara torni al quartiere Cep a parlare di Antimafia? Il quartiere Cep oggi ha già due grandi referenti che a vario titolo lavorano sul territorio collaborando in un proficuo recupero, ognuno con le sue competenze sia a livello scolastico che a livello religioso”.

Resta però alta la delusione su chi dovrebbe effettivamente farsi carico delle difficoltà di chi si adopera spesso in sostituzione dello stesso Stato. “L’assenza delle istituzioni purtroppo non è una novità – continua Mandia - dal 2020 chiediamo sia a livello locale, sia regionale e statale di intervenire nella messa in sicurezza e nell’adeguamento alle norme nazionali di una strada di proprietà Comunale che porta al nostro rifugio. Ad oggi nonostante gli esposti in Procura e Prefettura, non abbiamo avuto nessun riscontro. L’indifferenza e l’abbandono sono le armi della mafia, soprattutto quelle della politica mafiosa. Per usare l’ennesima citazione del giudice Falcone, ‘si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande. Si muore spesso perché non si dispone delle necessarie alleanze, perché si è privi di sostegno”. Overland lo denuncia da parecchio, oggi lo confermano sia Iano Ferrara che il Garante dell’infanzia Fabio Constantino nell’intervista a MessinaToday. Mi pare di capire che concordino e si sono uniti a noi in una denuncia comune, anche se  da fronti diversi. Da parte nostra – conclude Mandia - con umile spirito di servizio, vogliamo offrire la nostra collaborazione al dottore Costantino, al presidente del Tribunale e al procuratore della Repubblica per i Minori, mettendo a disposizione il Rifugio Sant’Eustochia, ad un eventuale collaborazione per la realizzazione del centro di recupero per ragazzi con doppia diagnosi”